Per il CUS Torino Rugby

Molti mi chiedono perchè lo faccio.
Perchè dopo una giornata di otto o nove ore lavorative prendo la macchina, attraverso l’intera città e vado a prendere freddo su un campo di rugby?
Perchè rifiuto la tranquillità di un weekend libero per girare mezza italia rinunciando a preziose ore di sonno che non recupererò più?
Per il rugby è ovvio! La risposta potrebbe sembrare semplice e scontata ma non è così.

Dietro questa semplice frase ci sono mille piccolissime e preziosissime motivazioni che mi spingono a non fermarmi. A non mollare.

Per il rugby è ovvio! Ma non per un rugby qualsiasi, per il Cus Torino Rugby. Non lo faccio per i grandi valori di questo fantastico sport di cui sento parlare continuamente. Quei valori esistono , sono veri e sono una grande ricchezza che riscopro ogni giorno. Dire che lo faccio per sostenere i valori di cui il rugby è promotore sarebbe riduttivo.

Io lo faccio per circa quattrocentocinquanta motivazioni diverse. Tutte speciali a modo loro. Tutte motivazioni che mi sorprendono ogni giorno e che mi rendono fiera di far parte di una squadra.
Lo faccio per Marco, Stefano, Chiaretta, Sici, Iaio, Struzzo, Aldo, B, Fra, Yuri, Leon, Tore, Cocomero, Francesca, Scara, Iachi Mago, Serena, Cri e giuro che metterei altri quattrocentocinquanta nomi o soprannomi se non fosse una lista troppo lunga da leggere.
Lo faccio perchè nessuna di queste persone è mio figlio, mia sorella o il mio fidanzato ma in un certo senso sono tutte queste cose messe insieme.
Lo faccio perchè una lista di nomi può non significare nulla, ma quando rientrano all’interno di un progetto diventano una causa che vale la pena sposare.
E io ho sposato il Cus Torino Rugby.
L’ho sposato perchè ogni giorno vedo ragazzi e ragazze che si spendono per loro stessi e per noi, per renderci fieri di far parte della stessa realtà.
L’ho sposato perchè vedo ragazzi di vent’anni allenarsi ogni giorno, sfidando freddo e stanchezza, per cercare di raggiungere un obiettivo e per passione.
L’ho sposato perchè quando li guardo vedo una tenacia che non è più molto comune di questi tempi.
L’ho sposato perchè vedo le nuove generazioni dimostrare ogni giorno di essere più forti ed intelligenti di noi. Perchè li vedo crescere
con una eccezionale capacità di adattamento e reazione ai cambiamenti ed agli imprevisti, qualità che li rende immensi rispetto alla nostra generazione.

Ogni giorno loro scendono in campo, e danno il massimo, ed ogni giorno guardandoli mi chiedo se io stia dando il massimo. E mi spendo un pò più di ieri. Mi fermo cinque minuti in più. Ci metto un pò di passione in più. Un pò di amore in più.
Perchè se loro lo possono fare, anche noi lo possiamo fare. Non per noi, ma per loro. Perchè quello che io faccio si ripercuote anche su di loro così come quello che loro fanno si riflette anche su di me.
Tutto questo per me è l’essenza del rugby stesso ed è tutto ciò che mi serve per alzarmi presto il sabato o la domenica mattina, per prendere la macchina e girare l’italia, per uscire dal lavoro e andare a lavorare al campo.
Quindi, quando mi chiedono perchè lo fai io rispondo: per il rugby è ovvio!
Ma non per un rugby qualsiasi, per il CUs Torino Rugby.
Perchè è fatto da quelle quattrocentocinquanta persone che vanno dai sei ai trent’anni che ogni giorno si spendono un pò di più dimostrandomi che le difficoltà le intemperie e la fatica non potranno mai competere con la forza che li tiene tutti uniti e ci rende fieri di far parte della stessa squadra.

Non importa quanto tempo o fatica comporti, quando dei ragazzini lottano con così tanta costanza per qualcosa che amano fare, devono essere sostenuti. Sempre.
Per questo lo faccio. Per il Cus Torino Rugby
DAINE MAC!