La 20enne ala dell’Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951 Alessio Lozzi ha esordito nella Nazionale Seven assoluta in occasione del Rovigo Rugby Festival, ottenendo un brillantissimo secondo posto. Gli azzurri nella fase a gironi hanno dominato per 33-0 i Dogi 1 e per 20-0 i Seven Hills. In semifinale hanno superato per 7-5 la Spagna e in finale hanno ceduto di misura per 5-0 alla Benetton. «Sono felice di questo debutto – spiega Lozzi – è stata proprio una bella esperienza. Ero chiaramente emozionato d’indossare la maglia azzurra, ma ho cercato di gestire al meglio la situazione. Già l’hanno scorso avevo fatto un raduno a Parma, cui però non era seguita una convocazione per partecipare a una manifestazione. Contro i Dogi ho disputato il secondo tempo, mentre contro i Seven Hills sono partito titolare e ho anche segnato una meta. Ho ricevuto la palla all’ala, ho fintato un avversario all’esterno passando all’interno, ho superato con una finta anche l’estremo e sono andato a schiacciare. In semifinale e in finale sono entrato nelle fasi conclusive. Mi sono sentito a mio agio, anche perché conoscevo la maggiore parte dei compagni e ho trovato un ambiente accogliente. Peccato per la finale, avremmo anche potuto farcela, non siamo però riusciti ad arginare la maggiore fisicità della Benetton, nei placcaggi e nei punti d’incontro, e a imporre il nostro gioco al largo».
Il cussino, che studia Economia e Management a Torino, ha ricevuto l’offerta per partecipare anche al Roma Seven a metà giugno, ma non ha potuto dare la propria disponibilità, essendo impegnato in una sessione d’esami. «Seguo Alessio – afferma il ct azzurro Andy Vilk – da quando era in Accademia e l’ho convocato a un raduno nel 2017. Ultimamente mi è stato segnalato da un collaboratore per le sue ottime prestazioni ai Campionati Nazionali Universitari di Campobasso e si è meritato questa opportunità a Rovigo. È un ragazzo che sta crescendo e maturando. Ha una notevole facilità di corsa ed è necessario che riesca a sfruttarla nel gioco. Questa è una sfida importante per lui. In questo weekend gli ho chiesto di farsi vedere e in campo si è mosso bene. Sta facendo un bel percorso. Sono d’accordo con lui che nelle prossime settimane gli esami abbiano la priorità, in futuro per lui ci potranno essere altre chance». Dopo il Roma Seven riprenderà per l’Italia il circuito di Rugby Europe, che è iniziato a maggio con il Grand Prix Series 7’s a Mosca, nel quale gli azzurri si sono piazzati terzi, alle spalle di Irlanda e Germania. Il 30 giugno e il 1° luglio seguirà la tappa di Marcoussis, in Francia, il 7 e l’8 luglio quella di Exeter, in Inghilterra, e l’8 e il 9 settembre l’ultima di Lodz, in Polonia.